Arte e ambiente, nasce l’ecodesign di Eureka

ecodesign-eureka-pimponi-eleonora.jpgSi parla spesso di ecodesign, così per approfrondire meglio il tema abbiamo incontrato Eleonora Pimponi e Francesco Medori due giovani creativi che hanno fondato EcodesignEureka, un sito nato dalla passione per l’arte e l’ambiente.

Stiamo parlando di un piccolo mondo fatto di ecosostenibilità e creatività all’interno del quale gli oggetti da muti e abbandonati possono ancora raccontare una storia cambiando completamente la loro destinazione d’uso.

Domanda, Sologreen:
Per prima cosa chi sono Eleonora e Francesco?

Risposta, Eleonora:
Come dicevi tu siamo
due giovani creativi accomunati dall’obiettivo di promuovere e divulgare una nuova filosofia per l’arredamento d’interni. Io ho sono una storica dell’arte mentre Francesco è un economista.

D: In dettaglio che cos’è EcodesignEureka?

R: Francesco
Con EcodesignEureka parliamo del ripristino di oggetti consumati dall’usura del tempo e non più utilizzati, ai quali doniamo una seconda vita renendoli unici nel proprio genere. In questo modo l’oggetto è pensato, elaborato e realizzato in maniera esclusiva. Siamo di frente ad un vero e proprio upcycling

D: Qual è la caratteristica principale della vostra idea?

R: Eleonora
Quando abbiamo pensato a questa sfida, abbiamo dato al nostro progetto un carattere marcatamente sostenibile grazie alla realizzazione del piccolo laboratorio che è diventato un atelier di Upcyclig (molto di più che riciclo) all’interno del quale nascono idee ed oggetti completamente trasformati.  Importante è anche il sito Ecodesigneureka aperto al mondo di internet e quindi nato per condividere la loro concezione e le loro creazioni con una grande quantità di persone.

D: Cosa vi ha spinto a realizzare questa “pazza” idea?

R: Francesco
La società dei consumi ha portato ad una massiccia fabbricazione di oggetti in serie, praticamente infiniti, di tutti i tipi, con qualsiasi materiale, senza che ci si ponesse il problema ambientale ed è andata a generare cose troppo spesso considerate inutili. Per anni in molti hanno acquistato e poi gettato via. Dal voler dare una seconda opportunità possono essere rigenerati un gran numero di oggetti altrimenti dismessi, considerati di scarto, che invece hanno ancora molto da dire.

D: oggi, rispetto al passato quali sono gli elementi nuovi che possono farci sperare in un cambio di rotta?

R: Eleonora
Abbiamo osservato il mondo che ci circonda e compreso che scovare cose inutilizzate nei garage, nelle cantine, nei mercatini delle pulci, diventava una scoperta sempre più appassionante che poi si è tradotta in un’autentica esperienza creativa. Da ciò che è stato prodotto in serie traiamo oggetti unici, quindi l’ecodesign è un tentativo a spingersi oltre ciò che è stato predeterminato da logiche puramente consumistiche. Il nostro lavoro veicola messaggi diversi, che abbandonano completamente l’idea che possedere un oggetto di design rappresenti un lusso per pochi.

D: quali difficoltà avete incontrato lungo il vostro cammino?

R: Francesco
l’iniziale diffidenza della gente, poco incline all’idea che il consumismo come lo abbiamo vissuto fino ad ora volge al termine e che l’attuale momento di difficoltà economico deriva anche da quanto dicevo poco fa, e mi riferisco alla massiccia fabbricazione di oggetti in serie con scarso riciclo. Il nostro obiettivo è invece quello di rendere accessibile a tutti l’oggetto unico di upcycling attraverso la proposta di un design etico.

Non c’è che dire, a me personalmente come “pazzi” piacete ed anche i vostri oggetti sono davvero belli e interessanti. Ho visto un paio di oggetti che fanno giusto al mio caso.

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Arte e ambiente, nasce l’ecodesign di Eurekaultima modifica: 2012-10-08T12:02:00+02:00da justgreenworld