Il cloro, da sempre pomo della discordia su presunti e mai confermati danni arrecati alla salute, elemento essenziale per la depurazione delle acque viene messo da parte a favore di piante in grado di svolgere al stessa funzione in modo del tutto naturale.
Accade in molti paesi europei come Francia, Svizzera, Austria e Germania dove si fa strada la piscina bio che attraverso l’uso di giunchi, iris e alghe permette di depurare l’acqua della propria piscina eliminando i batteri in modo naturale evitando l’utilizzo di cloro e ozono.
Il processo di purificazione dell’acqua utilizzato dalla bio piscina è molto semplice, si utilizza un bio filtro al cui interno sono presenti dei veri e propri batteri buoni che attaccano le molecole nocive e sviluppano un processo di mineralizzazione. Le piante assorbono le molecole che così trattate rigenerano l’acqua della piscina. Per poter garantire sempre un corretto funzionamento della piscina bio è importante che la temperatura dell’acqua non superi i 28 gradi, oltre l’ecosistema si altera con conseguente problema della depurazione che si traduce in rischi per i bagnati.
Proprio su quest’ultimo aspetto è necessario porre la massima attenzione al fine di garantirne un utilizzo su vasta scala. La piscina bio infatti oltre a limitare l’uso di agenti chimici permette anche di ridurre costi di installazione e i costi di manutenzione, con l’utilizzo di piante per depurare l’acqua i costi oscillano tra i 600 e i 900 euro a metro cubo. Decisamente interessante.
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