Si fa sempre più largo la consapevolezza di promuovere la cultura della sostenibilità nelle costruzioni, attraverso gli edifici a impatto zero affiancate dalle barriere fonoassorbenti in un’ottica di edilizia sostenibile.
Da più parti l’obiettivo consolidato è quello di giungere nel giro di pochi anni alla costruzione di edifici totalmente a impatto zero, attraverso il risparmio energetico e l’autoproduzione di energia. Ecco gli elementi fondamentali degli edifici del futuro.
Per poter realizzare ciò, è necessario partire dalla progettazione, e se i costi sono incrementati del 15-20% va subito detto che questi sono ammortizzati nel giro di 10 anni grazie ai vantaggi che se ne ricavano. A tal proposito è importante l’impiego di materiali riciclabili, preferendo i materiali a Km zero, tutte attività che permettono di ridurre gli impatti e aumentare al tempo stesso la sostenibilità complessiva dell’abitiazione realizzata.
Ma come intervenire sugli edifici già esistenti? Per ridurre il loro impatto sono stati realizzati progetti specifici volti alla realizzazione di un piano di risparmio energetico mirato. Stiamo parlando dei sensori per la misurazione del consumo in un edificio in termini di energia, flussi idrici, flussi d’aria, etc.
Molto importante sono anche le barriere fonoassorbenti in grado di produrre anche energia fotovoltaica, già attive sulla A22 nel tratto tra Rovereto sud e Rovereto nord per un totale di 1 Km, e nel comune di Oppeano per una lunghezza di 1,7 Km. Anche inquesto caso, il maggior costo per la realizzazione delle barriere fonoassorbenti fotovoltaiche può essere ammortizzato nel giro di dieci anni.
Anche se rispetto agli altri paesi della UE siamo decisamente in ritardo, le misure attuate fino ad ora sembrano in grado di dare la giusta spinta per la diffusione delle abitazioni sostenibili, che ci auguriamo possano “invadere” quanto primale nostre città.