In questi giorni di emergenza covid-19, con l’avvio della fase 2 stiamo assistendo ad un proliferare delle cosiddette mascherine di comunità, ci riferiamo a quelle prodotte in casa o da aziende (che sono anche le dirette responsabili) e fatte di stoffa o in TNT il più delle volte riutilizzabili e lavabili.
Non trattandosi di dispositivi medici e nemmeno di protezione individua è necessario porre massima attenzione alla scelta delle mascherine di comunità e a effettuare una corretta sanificazione e chiarire in quali casi vanno utilizzate.
A fare chiarezza su questi aspetti ci ha pensato il Ministero della Salute con un pratico tutorial che illustra tutto quello che c’è da sapere per fare in modo di non correre inutili rischi. Vediamo nel dettaglio come scegliere e come sanificare le mascherine di comunità.
Come scegliere le mascherine di comunità?
Al momento dell’acquisto devono essere contenute in confezione sigillata e deve essere presente l’etichetta che indica che è stata realizzata ai sensi dell’Art 16, comma 2 del DL nr 18/2020, oltre ad indicare i materiali usati, data di scadenza e istruzioni per l’uso.
Le mascherine di comunità si possono sanificare?
Sì ma solo se sulla loro confezioni c’è scritto che possono essere riutilizzate, in caso contrario vanno gettate facendo attenzione al loro corretto smaltimento.
Come lavare le mascherine di comunità?
Seguire le indicazioni del produttore che dovrà indicare anche il numero massimo di lavaggi consentiti
Le mascherine di comunità prima di essere utilizzate vanno lavate?
E’ consigliato il lavaggio prima dell’uso, a meno che l’etichetta non dia indicazioni diverse
Le mascherine di comunità sono adatte per i bambini?
Nel caso dei bambini è consigliabile l’uso di mascherine con marchio CE o autorizzate dall’ISS, evitate in ogni caso mascherine con stampa o disegni troppo colorati che potrebbero contenere sostanze tossiche
Vi lasciamo con il video completo della guida alla scelta e alla sanificazione delle mascherine di comunità realizzato dai professori Vincenzo Pezzi (Dipartimento di Farmacia, Scienze della Salute e della Nutrizione) e Gerardo Catapano (Dipartimento di Ingegneria meccanica, energetica e gestionale) del grup