La vitamina C infatti è un energico antiossidante che ha il merito di favorire il benessere della pelle ritardando gli effetti del tempo. Inoltre, come tutte le vitamine va assunta per via orale e non per via cutanea attraverso le tanto decantate quanto inutili pomate.
E’ possibile trovare la vitamina C negli alimenti, soprattutto nei vegetali a foglia verde, peperoni, pomodori, kiwi e negli agrumi, nella ciliegia amazzonica, l’acerola e nella rosa canina.
Attenzione però, se gli alimenti vengono tenuti all’aria per molto tempo o dentro contenitori di metallo come ad esempio il rame la vitamina c può perdersi. Stesso discorso anche per la cottura che può essere causa di dispersione, in questo caso adottare una cottura rapida ed in poca acqua.
Inoltre un recentissimo studio ha dimostrato che l’assunzione quotidiana di vitamina c, ne bastano pochissimi grammi al giorno all’incirca 10 mg/die, innalza le difese immunitarie prevenendo raffreddori e malanni di stagioni. La vitamina c svolge anche un’azione antistaminica
Da sfatare anche la credenza popplare secondo cui imbottirsi di vitamina c nel corso dell’influenza o di un qualsiasi altro malanno, serva a favorire la guarigione. La vitamina c infatti svolge un’ottima funzione di prevenzione ma non di certo curativo
Quindi sotto con le arance, senza dimenticare di seguire una corretta alimentazione bilanciata
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