E’ scattato su tutto il territorio nazionale l’allarme elettrosmog, a seguito della revisione della vecchia normativa che disciplinava l’emissone dell’elettromagnetismo.
Stando al nuovo decreto sviluppo approvato ad ottobre 2011 il precedente limite di 6 volt per metro, viene confinato al solo interno degli edifici, ne deriva quindi un considerevole incremento del numero di antenne nelle nostre città stimate in oltre 20.000 nuove installazioni.
L’abbassamento del limite dell’elettrosmog permetterà di innalzare fino al 70% gli attuali limiti per gli impianti di telefonia mobile, che dovranno permettere di navigare in modo più veloce con i telefonini. Stiamo parlando della tecnologia 4G, che prevede l’installazione delle nuove antenne Lte (Long term evolution). I principali operatori telefonici nazionali hanno già investito 1,5 miliardi a testa sul nuovo network e stando ad alcune indiscrezioni la vecchia legislazione avrebbero creato troppi problemi.
Navigare più velocemente da mobile ma con il reale rischio di potersi ammalare di cancro, è quanto denunciano Arpa e Ispra. Inoltre, con la nuova normativa sull’elettromagnetismo verrà valutata una media statistica giornaliera mentre precedentemente si prendevano a campione i sei minuti a massima potenza.
Decisamente troppo poco per giustificare il rischio di ammalarsi di cancro in nome della tecnologia e del consumismo. Non va dimenticato intatti che l’elettromagnetismo e l’elettrosmog sono ancora al centro di dibattiti e studi che ne evidenziano i rischi di salute.