Sono passati trenta anni dalla sua nascita e nonostante l’iniziale scetticismo, Alcatraz ne ha fatta di strada. Stiamo parlando dell’associazione fondata da Jacopo Fo in Umbria che nel corso degli anni ha fatto da traino a quella che oggi conosciamo come green economy.
Nel corso negli anni presso Alcatraz ha saputo innovare grazie alla tenacia e alle idee lungimiranti dei suoi addetti. Basti pensare alla patente biologica per i prodotti agricoli, corsi di teatro tenuti da Luca Ronconi, i corsi magici di nonsisachecosa inventati da Stefano Benni, l’asino-terapia, lo yoga demenziale, la doma etologica dei cavalli. Una comunità in grado di produrre più energia di quella che consuma.
Oggi Alcatraz decide di imprimere una nuova svolta e mette in cantiere 60 appartamenti ecologicamente sostenibili, nuova frontiera della vita comunitaria, una sorta di ecovillaggio garantito e in collaborazione con Banca Etica. Al progetto hanno preso parte il fior fiore degli esperti del settore: Pietro Laureano, Maurizio Fauri, Sergio Loss solo per citarne alcuni.
L’esterno delle abitazioni, le prime sedici sono state già assegnate, è in legno. Poi ci sono i tetti ventilati, le pareti antisismiche presentano delle intercapedini, vetri in grado di evitare le dispersioni di calore grazie alla loro anima in gas, caldaie che utilizzano acqua per riscaldare il pavimento, piscine e tutte le comodità necessaria ma sempre nel rispetto dell’ambiente.
Ben presto saranno realizzati le rimanenti abitazioni, un successo garantito, perchè i fatti dimostrano che avere uno stile di vita ecosostenibile è davvero possibile.