In questi giorni di vacanza mi sono imbattuta in un articolo che definirlo stravagante è poco: la possibilità di ricavare gas metano dalla ruminazione degli animali.
Fermandosi al solo titolo sembrerebbe un’idea interessante ma proseguendo nella mia lettura ben presto sono giunta alla parte “incriminata”. L’istituto nazionale argentino di tecnologia agraria non ha trovato di meglio che proporre di collocare un serbatoio sul dorso degli animali che, udite udite, collegato al loro stomaco avrà il compito di raccogliere i gas prodotti durante la loro ruminazione.
Secondo uno dei ricercatori, Guillermo Berra il suo nome, con questa soluzione sarà possibile raccogliere dagli 800 ai 1.000 litri di gas al giorno per ciascuna mucca. Il gruppo dei ricercatori ha subito brindato al successo, mettendo sul tavolo la riduzione dei gas serra che tale applicazione comporterebbe. Infatti secondo l’organizzazione alimentare dell’Onu il gas metano prodotto dalla ruminazione dei bovini rappresenta il 5% dell’inquinamento mondiale da gas, e incide per un quinto sul riscaldamento del nostro Pianeta.
Io credo che una proposta come quella di posizionare dei serbatoio su delle mucche collegandoli al loro stomaco si commenti da sola, il mio auspicio intanto è che non vi siamo proseliti ad una idea di questo tipo. Qualcuno avrà pensato agli effetti su questi poveri animali?
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